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  • Cashback al via, ma la app IO non funziona

    La misura adottata dal governo per incentivare l’utilizzo di pagamenti elettronici sta facendo i conti coi disservizi dell’applicazione “IO” che impedisce a moltissimi utenti di registrare le carte di pagamento.

    Anche oggi 9 dicembre i problemi non sembrano superati. La registrazione delle carte di pagamento sull’app “IO” risulta difficile. Noi stessi non siamo riusciti a inserire la nostra carta. Qualcuno racconta di esserci riuscito durante le ore notturne, approfittando dello stato più scarico dei server. Dalle prima ore di oggi, 9 dicembre, la situazione è però tornata critica, tanto che si fanno sempre più insistenti le voci che parlano di un prolungamento di questo extra cashback natalizio fino al 6 gennaio prossimo.

    Debutto l’8 dicembre

    Quello di ieri 8 dicembre non è stato un debutto da ricordare, quello del cashback di Stato, nella versione pre-natalizia. La misura adottata dal governo per incentivare l’utilizzo di pagamenti elettronici sta facendo i conti coi disservizi dell’applicazione “IO” che impedisce a moltissimi utenti di registrare le carte di pagamento (credito, debito o prepagata), fornendo un errore generico e invitando a riprovare.

    Abbiamo provato noi stessi, per esser certi che le centinaia di segnalazioni che continuano ad affollare Twitter anche in queste ore fossero precise. E il problema segnalato da moltissimi utenti è lo stesso in cui siamo incappati. Un intoppo che, di fatto, blocca l’intero servizio, e costringe chi voleva dedicare la giornata dell’8 dicembre per acquistare i reali di Natale a non poter usufruire del cashback.

    La nostra prova

    Abbiamo installato “IO” dall’app Store di Apple, e già lì ci eravamo accorti che la pioggia di recensioni negative collezionate nelle ultime ore non faceva presagire nulla di buono. L’installazione è stata veloce, senza alcun intoppo. Ci siamo loggati tramite Spid e in pochi tap siamo entrati nella procedura che serve per attivare il servizio “cashback”.

    Dopo aver inserito l’Iban sul quale desideriamo ricevere il riaccredito (che per questo periodo natalizio è pari al 10% del transato, per una spesa massima di 1.500 euro), l’app ci ha chiesto che servizio di pagamento intendevamo aggiungere. Abbiamo fatto tap su “carta di credito, debito o prepagata” e abbiamo aggiunto il numero della nostra carta. Ed è qui che la magia di una procedura finora veloce si è interrotta: «Si è verificato un errore temporaneo nel salvataggio di questa carta, riprova».

    Abbiamo così riprovato più volte, anche inserendo una carta diversa. Ma il risultato è stato sempre lo stesso. E la conseguenza è che il cashback non è utilizzabile. Nella sezione “Portafoglio” dell’applicazione compare il messaggio: «Non è stato possibile caricare i metodi di pagamento, riprova per piacere». Attualmente è difficile dire con certezza a cosa è dovuto questo problema. L’ipotesi più probabile, anche considerai i precedenti dei servizi ingegnerizzati dalla PA italiana, è che un alto numero di connessioni abbia mandato in tilt i server dell’applicazione. Un film già visto coi vari click day degli ultimi mesi.

    I dettagli del bonus

    Da oggi, 8 dicembre, fino al 31, con dieci pagamenti con carte di credito, carte di debito, bancomat o App si ottiene il 10% di rimborso, fino a un massimo di 150 euro complessivi. Il cashback del 10% si fermerà però a 15 euro per ogni acquisto e a 150 euro in totale nel periodo interessato. In pratica se si spendono 250 euro si avranno indietro sempre solo 15 euro. E una volta arrivati al montante di 150 euro i rimborsi non crescono più.

    La misura si chiama “Extra Cashback di Natale”, ovvero la prima misura di “Italia Cashless”, il piano messo a punto dall’esecutivo per incentivare l’uso di carte di credito, debito e app di pagamento al fine di ridurre l’uso dei contanti nelle operazioni di acquisto. Il tutto ha la finalità di colpire i pagamenti non tracciabili, in contanti, a rischio sommerso. I rimborsi arriveranno a febbraio. Dal nuovo anno, invece, partirà il piano vero e proprio.

    Da gennaio i periodi considerati saranno semestrali – da gennaio a giugno, e da giugno a dicembre – e i rimborsi arriveranno entro l’agosto e il febbraio successivi. Questa volta però per ricevere indietro il 10% bisognerà fare almeno 50 operazioni anche se i “tetti” di quanto verrà restituito rimangono fissati a 15 euro per singola operazione e a 150 euro complessivamente. Ma il governo conta comunque di spingere su un forte utilizzo delle carte, promettendo ai 100mila maggiori utilizzatori il “superpremio” da 1.500 euro

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